Misura il tuo livello di intelligenza emotiva

 “Una forte nostalgia delle fonti della vita, il bisogno di instaurare un rapporto amicale con tutto ciò che vive, opera, cresce e di sentirsi tutt’uno con esso è la chiave che dischiude i segreti del mondo.”
Hermann Hesse

L’intelligenza emotiva è l’abilità di controllare i sentimenti e le emozioni proprie e altrui, di distinguerle tra loro e di utilizzare tali informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni.

È ormai dimostrato che, per avere successo e raggiungere la felicità nella vita di tutti i giorni, conta molto di più l’intelligenza emotiva (IE) rispetto al semplice quoziente intellettivo (IQ).


Ti propongo questo test per verificare il tuo livello di intelligenza emotiva (10 domande a cui puoi rispondere in meno di 5 minuti, segna per ogni risposta il punteggio totalizzato).

1. Un tuo superiore (o professore) ti accusa per qualcosa che non hai commesso, ha toni molto accesi:

  • Gli rispondo immediatamente, utilizzando toni pacati ed esponendo le mie ragioni (10).
  • Gli rispondo immediatamente, utilizzando toni altrettanto accesi ed esponendo le mie ragioni: non mi faccio mettere i piedi in testa! (8).
  • Sto zitto, sono perfettamente consapevole che rispondere non porta da nessuna parte (8).
  • Lascio che si sfoghi e cerco di capire sia le origini del fraintendimento sia i suoi sentimenti, non appena il clima sarà più mite esporrò le mie ragioni con pacatezza ma risoluzione (12).

2. Un tuo superiore (o professore) ti accusa per qualcosa che non hai commesso, ha toni molto accesi, decidi di rispondergli:

  • “Non ha capito, l’errore non l’ho commesso io!” (10).
  • “Capisco la sua collera, penso che anch’io sarei piuttosto adirato/a, ma l’errore non l’ho commesso io” (12).
  • “Sì, certo, ha ragione, mi scuso” (un superiore non va mai contraddetto) (8).
  • “Per cortesia! Prima di incolpare qualcuno cerchi almeno di essere certo di aver individuato il responsabile” (non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno!) (8).

3. Dopo un brusco diverbio originato da motivi banali e assolutamente risolvibili:

  • Riesco a calmarmi in tempi brevi, e comunque non porto inutili affanni al giorno successivo (12).
  • Rimugino, resto teso o in collera, per ore e talvolta giorni (8).
  • Cerco il conforto di altre persone per tentare di calmarmi, ciò nonostante fatico molto a superare l’evento (9).
  • Resto del tutto impassibile, i problemi della vita sono altri (10).

4. Quando un amico ti confida un sentimento importante:

  • Lo ascolto con attenzione, tento di immedesimarmi nei suoi panni (12).
  • Lo ascolto, ma se la cosa non mi coinvolge tento di chiudere l’argomento in fretta per evitare inutili perdite di tempo per me e per lui (9)
  • Se la cosa non mi riguarda o coinvolge glielo dico con chiarezza, non sono uno psicologo! (8).
  • Lo ascolto con attenzione, capisco i suoi sentimenti, ma difficilmente riesco a empatizzare con i sentimenti di un altro (10).

5. Quante volte una persona ti ha detto: “non hai capito” oppure “lascia stare” o ancora “non importa”, riferendosi al fatto che non avevi compreso il suo stato d’animo:

  • Mai o molto raramente, difficilmente sbaglio nel comprende lo stato d’animo di chi ho di fronte (12).
  • Sovente: non sono molto bravo nel capire i sentimenti degli altri (9).
  • Costantemente: non mi sforzo mai di capire gli altri, se vogliono essere compresi hanno solo da esternare i sentimenti in modo diretto (8).
  • Talvolta mi capita di non capire i sentimenti degli altri (11).

6. Con quale frequenza le persone si confidano con te oppure ti chiedono un consiglio di natura sentimentale:

  • Mai o molto raramente, sanno che sono un pessimo consigliere e/o confidente (8).
  • Sovente: noto che molti mi cercano quando hanno bisogno di un consiglio o devono confidarsi (11).
  • Costantemente: noto con piacere che le persone cercano il mio supporto (12).
  • Occasionalmente: diciamo che sono io quello che cerca di offrire consigli o che incita gli altri a esternare i sentimenti (10).

7. Quando ti svegli al lunedì mattino:

  • Ho la sensazione che ogni giornata sia uguale a quelle precedenti (8).
  • Non vedo l’ora che arrivi il venerdì sera (10).
  • Ho quasi sempre un buon motivo per alzarmi e affrontare la giornata (12).
  • Inizio la mia settimana e poi tento di arrivare al week-end nel migliore dei modi (11).

8. Quante passioni o piaceri hai?

  • Non c’è nulla che mi appassioni veramente, e i piaceri della vita li devo ancora scoprire (8).
  • Ho una passione, e mi ritaglio qualche piccolo piacere (11).
  • Ho tante passioni e riesco a godere di molti piaceri della vita (12).
  • Ho alti e bassi: momenti in cui mi appassiono e godo appieno della vita, e fasi in cui tutto sembra monotono e piatto (10).

9. Quando ti viene presentata una nuova opportunità (di lavoro oppure di studio):

  • Faccio molta fatica ad adattarmi, se posso cerco di evitare qualunque “novità” (8).
  • La valuto con attenzione, considerando per prima cosa gli aspetti negativi (11).
  • La valuto con attenzione, considerando per prima cosa gli aspetti positivi (12).
  • La valuto, ma il mio motto è: “Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quel che lascia non sa quel che trova” (10).

10. Una persona a te cara si dimentica di farti gli auguri di compleanno, come reagisci:

  • Mi arrabbio ed esterno i miei sentimenti (9).
  • Resto deluso e cerco di farlo notare a chi mi ha ferito (11).
  • Mi dispiaccio, ma sono consapevole che una dimenticanza può capitare a tutti (12).
  • Mi dispiaccio: evidentemente quella persona non mi vuole così bene come pensavo (10).

VERIFICA IL PUNTEGGIO CHE HAI REALIZZATO:

80-90 -> Il tuo livello di intelligenza emotiva ha un buon margine di potenziamento

90-105 -> Il tuo livello di intelligenza emotiva è medio

105-110 -> Il tuo livello di intelligenza emotiva è alto

111-120 -> Il tuo livello di intelligenza emotiva è molto alto

L’intelligenza emotiva può sempre essere migliorata!


Come avrai capito l’intelligenza emotiva non ha nulla a che vedere con il quoziente intellettivo.

Questo tipo di intelligenza, completamente indipendente sia dalle nostre abilità cerebrali sia dal nostro grado di istruzione, può essere scomposta in quattro diverse dimensioni.

  1. La prima è data dalla percezione dei sentimenti vissuti.

Prova a pensare a tutte le volte che sei stato deluso o arrabbiato, oppure triste, spaventato, agitato, in qualche modo in balia di un’emozione forte. Quanto sei stato bravo e veloce a riconoscere il tuo stato d’animo?

Francamente devo ammettere che, in più di un’occasione, sono state le persone che avevo a fianco quelle che per prime mi hanno messo di fronte ai miei sentimenti, magari chiedendomi spiegazioni: che cos’hai? Perché sei triste? Ti vedo turbato…

Non è facile avere piena consapevolezza delle nostre emozioni e, contemporaneamente, capacità di saperle comprendere.

  • Il secondo parametro su cui si misura l’intelligenza emotiva è dato dalla capacità di gestire e regolare le proprie emozioni.

Non basta infatti saper riconoscere che ci si trova in una condizione di alterata emotività, è indispensabile essere preparati a tornare rapidamente in una situazione psicologica di normalità. Questo significa saper controllare le proprie emozioni, pertanto essere in grado di agire in modo tale da contrastare sentimenti forti e mitigare l’impatto negativo che potrebbero avere sul nostro vissuto quotidiano.

  • Avere intelligenza emotiva significa inoltre essere empatici, ovvero saper riconoscere e comprendere le emozioni negli altri.

Le persone particolarmente dotate in questa terza dimensione sono molto abili nel percepire i sentimenti altrui e anche nel prevederli; vengono definite come sensibili, attente, capaci di rivelarsi ottime consolatrici e/o consigliere.

  • L’ultima componente di questa “saggezza sentimentale” misura la capacità di saper coordinare i tre punti precedenti al fine di aumentare le proprie capacità relazionali.

Prevede pertanto il riconoscimento delle proprie e altrui emozioni, il loro controllo, e infine la capacità di saperle guidare in una direzione costruttiva e in grado di aumentare le performances.

SE VUOI SAPERNE DI PIU’ SULL’ARGOMENTO TI INVITO A LEGGERE LA MIA PAGINA “RAGGIUNGERE LA FELICITA’

Bibliografia

  • Furnham, A., & Christoforou, I. (2007). Personality Traits, Emotional Intelligence, and Multiple Happiness. North American Journal of Psychology, 9(3), 439-462.
  • Salovey, P., & Mayer, J. D. (1990). Emotional intelligence. Imagination, cognition and personality, 9(3), 185-211
  • Davies, M., Stankov, L., & Roberts, R. D. (1998). Emotional intelligence: In search of an elusive construct. Journal of personality and social psychology, 75(4), 989-1015.
  • Furnham, A., & Petrides, K. V. (2003). Trait emotional intelligence and happiness. Social Behavior and Personality: an international journal, 31(8), 815-823.
Gian Luca Rosso
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